L’allenamento funzionale è una disciplina che si basa sullo svolgimento di movimenti naturali del corpo. Attraverso i suoi esercizi si va ad agire sulla muscolatura in maniera profonda, così da riuscire a renderla definita senza però farla appesantire.
È una tipologia di allenamento che raccoglie esercizi in grado di far lavorare tutto il corpo, coinvolgendo tutti i gruppi muscolari. Questo soprattutto perché sono movimenti che vanno a rispecchiare i gesti che solitamente si compiono nella vita quotidiana, in cui avviene spesso la contrazione contemporanea e sinergica di più gruppi muscolari.
Perché praticare esercizi di allenamento funzionale?
Lo scopo di questo genere di attività è proprio quello di migliorare la correttezza dei movimenti che tutti i giorni ci troviamo a svolgere. Per questo ci sono validi motivi che portano una persona ad avvicinarsi a questa disciplina sportiva.
Innanzitutto, grazie ad essa si è in grado di migliorare la capacità del proprio corpo di interagire con l’ambiente circostante. Proprio per questo si consiglia di svolgere questi allenamenti senza l’uso di macchinari, perché così il movimento sarà completamente frutto del lavoro della struttura fisica dell’atleta.
Conseguentemente, permette di sviluppare capacità fisiche non indifferenti, in quanto questo genere di esercizi mirano al miglioramento di aspetti quali la resistenza, la forza, la velocità, la coordinazione e l’equilibrio.
Come ogni altra attività fisica a cui ci si approccia, anch’essa consente di raggiungere validi risultati estetici, in termini soprattutto di dimagrimento e di definizione del corpo. Ma il livello fisico non è l’unico impattato da questo genere di workout: permette di formare il carattere e temprare la psiche, soprattutto dettato dal graduale sviluppo di intensità che questa disciplina richiede, portando l’atleta in un viaggio di conoscenza del proprio corpo.
Cosa ricercare nel workout di allenamento funzionale
Come già accennato sopra, caratteristica del funzionale è quello di inserire all’interno di un unico allenamento una vasta gamma di esercizi: si prevede sempre di svolgere vari esercizi che cambiano anche per complessità; ciò aiuta a far si che l’allenamento non sia mai noioso.
Va anche detto che iniziare un percorso di allenamento funzionale efficace non è così semplice, per questo motivo è importante, soprattutto al momento in cui si decide di iniziare, conoscere bene questo genere di allenamento e avere in mente chiaramente com’è una struttura corretta e completa di un functional training.
Per ogni singola seduta è quindi importante che si vadano a trattare processi e meccanismi importanti e costantemente presenti.
Tra questi troviamo la mobilità articolare, la stabilità del core, l’attivazione cardiovascolare e respiratoria, ma anche una gamma di esercizi vari quali una parte di esercizi fondamentali, altri di tipo più dinamico che vadano a lavorare sul corpo a 360°, degli esercizi a circuito e altri; senza dimenticare anche una fase di rilassamento.
Quali tipologie di esercizi inserire nel proprio allenamento funzionale?
Abbiamo detto che è importante variare nel momento della scelta degli esercizi da svolgere, ma questa molteplicità non deve riguardare solo tipi di movimenti diversi ma anche scopi di ognuno di esso che differenzino tra loro.
Partendo da quelli che vanno a lavorare sulla mobilità articolare troveremo tipologie di esercizi che mirano a far compiere solitamente piccoli movimenti a parti del corpo in cui serve tenere in movimento parti articolari. Esempi sono lo Scapola Dip, lo Scapola Push Up e lo Scapola Pull Up. Tutti e tre vanno a richiedere spostamenti del corpo che interessano la zona scapolare, in quanto è proprio lì che si concentra il movimento e non in muscoli delle braccia o altri.
Altra tipologia riguarda gli esercizi di cardio e respiratori: in questo gruppo si trova lo Squat thrust, il cui movimento assomiglia a quello del burpee e che coinvolge movenze dello squat; simile al precedente anche l’esercizio detto Bastards mette insieme i gesti dello squat con quelli del piegamento e del salto.
Comune categoria è quella degli esercizi di stabilizzazione muscolare e articolare. Qui troviamo il plank o la sua versione un po’ più complessa, Extended plank, ovvero un plank a braccia tese con le mani spostate più in avanti rispetto alla posizione classica. Altra possibilità è quella del Dish, che si concentra sul rinforzare la fascia addominale, in quanto è richiesto di tenere una posizione isometrica di tensione muscolare.
Poi si incontreranno esercizi per i pettorali come il Push Up in quadrupedia (si intende piegamenti ma in versione semplificata, ovvero con l’aiuto dell’appoggio delle ginocchia); oppure esercizi per i dorsali come Finger Pull Up, ovvero le trazioni alla sbarra. Ma verranno coinvolti anche gli arti inferiori magari con esercizi come gli affondi.
Un’ultima tipologia che si ricerca in questo genere di allenamento è quella di esercizi che richiedono il coinvolgimento di tutto il corpo, ovvero a 360°. Tra quelli più conosciuti e svolti di questa categoria abbiamo la Vertical Handstand, esercizio complesso che richiede forza muscolare, stabilità, resistenza e altri.
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