Tra i tanti accessori utili, ma non sempre ben considerati, nel mondo della palestra abbiamo sicuramente un attrezzo non prettamente utile nel momento dello svolgimento dell’esercizio fisico ma più nell’organizzazione di spazi e tempi.
Si tratta del porta pesi che, come dice il nome stesso, ha uno scopo ben specifico ovvero quello di poter organizzare e sistemare i diversi dischi da palestra di cui l’atleta è disposto per averli sempre ben in vista e comodamente impilati.
In cosa consiste il porta pesi da palestra?
Questo accessorio, dalla forma semplice, non è da sottovalutare perché, scopriremo, può portare grandi vantaggi. Ne esistono di numerose varianti, che possono cambiare a seconda della forma, del materiale in cui sono fatti, della quantità di pesi che può sostenere e via dicendo.
Partendo dalla forma che possono assumere i diversi porta pesi, la prima cosa da sapere è che tutti si caratterizzeranno per una struttura semplice: possono svilupparsi in altezza, altri in larghezza, alcuni avranno le barre in cui impilare i dischi perfettamente perpendicolari al suolo, altri leggermente obliqui, altri ancora potrebbero partire in senso orizzontale da un pilastro centrale di sostegno che sale in altezza.
La forma non determinerà differenze sostanziali, se non lo spazio che andrà ad occupare all’interno della nostra home gym o all’interno della palestra in cui ci alleniamo. In secondo luogo, ci possiamo accorgere, anche visivamente che, a seconda della forma che scegliamo per il nostro porta pesi, ci sarà posto per più o meno numeri di dischi.
Mentre, se ci vogliamo soffermare sulla scelta del materiale, bisogna sapere che di porta pesi ne esistono in diverse composizioni: fatti in legno, in acciaio, in ferro, … tutti materiali che, con il giusto spessore e le caratteristiche di resistenza ad esso intrinseche, possono sostenere fino ad un determinato livello di carico.
In generale però, a prescindere dalla forma che avrà il nostro attrezzo, esso generalmente si compone di barre porta dischi in cui impilare i pesi, ma può essere anche dotato di fori porta manubri o addirittura bilancieri.
Cose da valutare prima di scegliere il proprio porta dischi da palestra
Una prima indispensabile caratteristica da tenere in considerazione è che i dischi da palestra non hanno tutti lo stesso diametro del foro centrale, quindi, sarà necessario scegliere un porta pesi che disponga di barre sostenitrici di un diametro corrispondente al foro del peso che ci troveremo a dover impilare.
Un secondo fattore da non tralasciare è, non tanto il numero di dischi che dobbiamo impilare nel nostro raccoglitore, ma il peso complessivo che raggiungono: infatti, in base alla forma e al materiale, ognuno di queste diverse tipologie di sostegno avranno indicato il peso massimo che potranno sostenere così che l’atleta che ne farà uso saprà fino a quanto può chiedere di sorreggere al suo porta pesi.
Ulteriore accortezza che ci può aiutare nel gestire i nostri spazi è capire quanta superficie della nostra palestra può essere occupata da questo accessorio che andremo ad aggiungere. Per esempio, per chi non dispone di grandi spazi o comunque ha bisogno di economizzare, può essere consigliato il porta pesi triangolare che, grazie alla sua forma e all’inclinazione delle sbarre di sostegno, potrà ospitare maggior numero di dischi nel minor spazio possibile.
Un’ulteriore variante, adatta a chi non ha troppo spazio a disposizione, è il porta pesi da muro. Quest’alternativa è ottimale per preservare spazio, quindi perfetta per piccole stanze, andando però, spesso, a discapito della quantità di dischi che si potranno sostenere.
Altri scopi della rastrelliera per pesi
Abbiamo capito che il suo ruolo principale è sicuramente quello di poter organizzare i nostri dischi su di essa, mantenendo più in ordine il nostro spazio di allenamento. Ma non è finita qui.
Un altro vantaggio che si può guadagnare dall’uso di questo attrezzo è quello di preservare il pavimento dagli ipotetici, ma anche comuni, danni che si riscontrerebbero se si dovessere depositare i pesi a terra alla fine del loro utilizzo.
Collegato allo vantaggio sopra trattato ne consegue un altro: riprendere i dischi da terra, soprattutto i più pesanti, sarà molto più scomodo, a causa della poca superficie a disposizione per avere una presa salda, rispetto a doverli semplicemente sfilare da una sbarra della nostra rastrelliera.
Organizzazione a 360°: porta pesi e bilancieri
Abbiamo detto che, in base alla tipologia di rastrelliera che sceglieremo, possono corrispondere differenze sulla funzionalità dell’attrezzo.
Un caso eclatante è sicuramente quello dei porta pesi multifunzionale, ovvero che hanno la possibilità di agevolare non solo l’organizzazione di dischi ma anche di altri attrezzi ad esso correlati, quali i bilancieri o i manubri.
In questi casi la rastrelliera è sicuramente più completa e la sua struttura tende ad ingrandirsi per fare spazio a svariate sbarre di sostegno in cui poter impilare dischi ma anche ganci di supporto in cui poter depositare, solitamente in verso orizzontale, i bilancieri.
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